La Scuola del Cuoio di Firenze archivia il 2024 con un fatturato superiore rispetto all’anno precedente per un incremento del +25% e un significativo indice Ebitda di 1495,517. Un anno da record che la famiglia Gori ha deciso di condividere con i 35 dipendenti riconoscendo a tutti un premio produzione di 2.500 euro netti, erogato nella busta paga di dicembre. “Questo successo – dicono i titolari – in un momento difficile per il settore, lo dobbiamo all’impegno e alle prestazioni dei nostri maestri artigiani e a tutti coloro che ogni giorno lavorano insieme a noi sentendosi parte di una squadra. Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo costruito insieme a loro”.
A incidere sulla crescita è stata soprattutto la presenza dei clienti stranieri, tra i quali al primo posto si registrano gli Stati Uniti, disposti ad attendere quasi sette mesi pur di avere una borsa in pelle toscana, fatta a mano a Firenze, e personalizzata, potendo scegliere colore, impunture, accessori e fodere interne.
Fondata nel 1950 da Marcello Gori, insieme a Silvano Casini, all’interno dell’antico dormitorio del Monastero di Santa Croce grazie al sostegno dei Frati Francescani, dal 2003 la Scuola del Cuoio è diretta da Laura, Francesca e Barbara Gori , con i loro figli Tommaso, Filippo e Beatrice. Alla Scuola del Cuoio i clienti possono vedere gli artigiani mentre realizzano prodotti in pelle secondo antiche tecniche manuali , in un luogo lontano dai rumori simbolo di Firenze. Nel desiderio della famiglia Gori di far rivivere le arti minori, attingendo all’esperienza dei maestri artigiani, e di sostenere le grandi tradizioni dell’artigianato fiorentino di qualità, la Scuola del Cuoio offre oggi anche esperienze di apprendimento personalizzate ai visitatori e a studenti di tutto il mondo.
LA SCUOLA DEL CUOIO: QUATTRO GENERAZIONI
Scuola del Cuoio di Firenze nasce dopo la Seconda Guerra Mondiale dalla stretta collaborazione tra i Frati Francescani del Monastero di Santa Croce e le famiglie Gori e Casini, rinomati artigiani sin dagli anni Trenta. La loro missione era quella di insegnare agli orfani della guerra un mestiere pratico che potesse diventare un vero e proprio lavoro.
I Frati Francescani misero a disposizione della famiglia Gori e degli studenti artigiani il vecchio dormitorio posizionando tavoli da lavoro lungo il corridoio. Quest’ala del Monastero fu donata ai Frati Francescani, durante il Rinascimento, dalla famiglia Medici che commissionò la costruzione all’architetto Michelozzo. Il corridoio principale, con il suo soffitto a volta e gli stemmi della famiglia Medici posizionati sulle varie porte, è decorato da affreschi eseguiti dalla scuola del Ghirlandaio.
Tra i primi studenti della Scuola del Cuoio, c’erano ragazzi della “Città dei ragazzi” di Pisa rimasti orfani dopo la Seconda Guerra Mondiale. Agli studenti venivano insegnate: le differenze tra i vari tipi di pellame, le tecniche per tagliare la pelle a mano e come realizzare articoli in pelle, dai piccoli prodotti alle grandi borse. Agli studenti più talentuosi veniva oltretutto insegnata l’arte della doratura, realizzata soprattutto su oggetti come scrittoi e portagioie con foglia d’oro 22 carati. Alla fine del 1950, in accordo con il Ministero della Giustizia, Scuola del Cuoio iniziò ad offrire corsi ai detenuti della prigione delle Murate. Per questa ragione Gori venne premiato con una medaglia dal Governo Italiano.
Nel Novembre del 1966, dopo giorni di forti piogge, l’Arno esondò allagando la città di Firenze e distruggendo così il centro storico. Scuola del Cuoio, come l’intera Basilica di Santa Croce, fu completamente sopraffatta dall’acqua e dal fango provocando enormi danni. L’accaduto paralizzò l’attività per quasi un anno. Tuttavia, grazie all’entusiasmo e all’impegno della famiglia e dello staff, Scuola del Cuoio fu riportata al suo splendore.
Nel 1968, il presidente Saragat nominò Marcello Gori cavaliere del Lavoro, premiando il suo impegno nel coniugare un’attività di eccellenza con progetti socialmente utili.
IL PRESENTE
La Scuola del Cuoio rimane uno dei laboratori più rinomati di Firenze dove i clienti possono ammirare gli artigiani realizzare prodotti in pelle secondo tecniche affinate nei secoli, in un luogo lontano simbolo della storia artistica di Firenze.
Dopo che i fondatori della Scuola del Cuoio Marcello Gori e Silvano Casini sono venuti a mancare nel 2003, le figlie di Marcello Gori, Laura, Francesca e Barbara, con i loro figli Tommaso, Filippo e Beatrice, hanno preso in mano le redini dell’azienda. La famiglia Gori porta avanti questa tradizione fiorentina creando prodotti di alta qualità su misura, destinati ad una raffinata clientela proveniente da tutto il mondo. Francesca Gori ha ereditato dal padre la passione e il talento artigiano. Questa eredità le ha permesso di iniziare una propria collezione di borse cucite a mano. La sua collezione è realizzata in diversi tipi di pellami e impreziosita da antichi gioielli provenienti da tutto il mondo come pietre semi-preziose, monili argento o oro e rari materiali come fossili e quarzo che rendono ogni sua borsa un pezzo unico.
Oggi le collezioni di borse su misura, di accessori e di piccola pelletteria della “Scuola del Cuoio” sono in vendita nella sede di Firenze e on line
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