“Insieme alle F di Food e Furniture è anche quella del Fashion a far conoscere il Made in Italy in tutto il mondo”. Così Matteo Zoppas, presidente di Ice in apertura oggi a Firenze del salone maschile di Pitti Uomo, edizione 107.
“Alle difficoltà – ha aggiunto Zoppas – e al critico rallentamento generale negli ordinativi non si rispecchiano per ora le stesse criticità nel risultato delle esportazioni: le ultime stime parlano di una chiusura del 2024 a 90 miliardi di export moda e di una crescita low-single digit del 2%. C’è sempre più un gioco di squadra. Mentre il Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha dato vita a un tavolo per affrontare le difficoltà del settore e il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha continuato a lavorare per spingere il valore dell’export, anche ICE ha fatto la sua parte ponendosi come l’infrastruttura promozionale e di sviluppo delle esportazioni del settore. Va sfruttato maggiormente il Sistema Paese, rappresentato da ICE, SACE, SIMEST e CDP, che offre sostegno alle imprese, grandi piccole e medie: abbiamo constatato con uno studio Istat che, avvalendosi solo dei servizi di ICE, queste crescono in media del 5% in più. Pitti per le imprese del settore rappresenta un’occasione di business matching importante e il 2025 costituirà l’anno record dell’incoming organizzato dall’Agenzia che porterà in fiera 850 operatori selezionati. Per il 2025 sarà necessario mantenere la concentrazione sull’obiettivo, con l’adeguato supporto alla categoria della moda italiana, perché contribuisca alla meta dei 700mld di export del Made in Italy quanto prima”.
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