La collezione Primavera/Estate 2024/25 di Vivienne Westwood firmata dal direttore creativo Andreas Kronthaler, vedovo della fondatrice della griffe, scomparsa nel 2022, ha chiuso la Shangai Fashion Week 2024. Quello di Westwood è stato però un ritorno nella città orientale, dove aveva presentato un defilè per la prima volta nella primavera del 2012.
“Questa città ha un altro ritmo. L’atmosfera è viva, estremamente energizzante- ha affermato Kronthaler -. L’arte è uno dei motivi per cui mi piace così tanto venire qui, è l’apice della cultura. Migliaia di anni di tradizioni, è magnifico”. “Abbiamo lavorato vicino al fiume Bund – ha aggiunto lo stilista – nel centro della città, con lo skyline che ci mostrava gli edifici emblematici della storia dell’architettura di Shanghai”. “La moda è un dialogo tra gli abiti e le persone che li indossano. Al centro di tutto questo ci sono i modelli. I vestiti incorniciano il volto, la cosa più importante. Intossicante”.
La sfilata ha aperto con una serie di completi di taglio sartoriale per uomo e per donna, in nero o giallo fluorescente. La “britishness“, i codici della maison, sono frammenti di ricordi, ancora vivi. Sfilano il Sunday dress e la Monday shirt, il Long Mirror Dress color ruggine dégradé, così come sono stati indossati per decenni. Gil iconici corsetti Westwood fanno parte degli abiti oppure si indossano sotto al blazer over di taglio sartoriale.
La collezione ha portato in passerella il tailoring british di Vivienne Westwood, in versione cropped e anche oversize, gessati o stampe in stile “tovaglia a quadri” salmone e blu, indossati con capi in knitwear tinti con colori vegetali e organici. Gli scatti a piccole ceramiche sono stati stampati utilizzando la tecnica della retinatura, ingrandendole sulle T-shirt. E ancora il denim a scacchi di Vivienne viene abbinato al denim lavato.
In pedana hanno sfilano capi celebrativi della fusione fra tradizione e innovazione. Una collezione che ha fatto tesoro del passato ma che guarda al futuro con l’audacia tipica del marchio fondato dalla compianta “Regina del Punk”.
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