La mostra di Buccellati a Venezia

18 aprile -18 giugno

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S’intitola “The Prince of Goldsmiths, Rediscovering the Classics”, la grande mostra retrospettiva che riscopre la storia e l’artigianalità della maiosn Buccellati. Ospitata a Venezia negli spazi di Oficine 800 sull’isola della Giudecca dal 18 aprile al 18 giugno, firmata nel concept creativo e realizzata da Balich Wonder Studio e curata per gioielli e argenti da Alba Cappellieri, l’esposizione ripercorre le tematiche distintive dei gioielli Buccellati, mettendo in luce la maestria e la preziosità del classico. “The Prince of Goldsmiths” – il Principe degli Orafi – è come Gabriele d’Annunzio, estimatore del’arte di Buccellati, aveva definito Mario Buccellati nel 1936, attestando la sua maestria. Dalla sua nascita nel 1919 ad oggi, i prodotti Buccellati si sono distinti per la capacità di unire le dimensioni del tempo in creazioni che interpretano le migliori tecniche orafe della tradizione. Il tema della mostra è quindi dedicato a “Rediscovering the Classics”, la riscoperta dei classici, considerando con questo termine quegli oggetti capaci di trasmettere sentimenti universali di meraviglia e passione.

“I classici – spiega Andrea Buccellati direttore creativo e presidente onorario della maison- offrono il piacere della riscoperta, evocando mondi di eleganza, arte e natura, senza tempo. Ripercorrerli significa reinterpretare tradizioni e forme millenarie con uno sguardo sempre attuale. Questo l’obiettivo della mostra, per noi momento ancora più prezioso in quanto ospitato a Venezia. I classici sono un ponte gettato tra passato e futuro, testimonianza di uno stile originale da perpetuare nel tempo a venire”.

La retrospettiva, inaugurata in concomitanza con l’apertura della Biennale, traccia un percorso attraverso i prodotti, quali gioielli e argenti, gli eventi significativi e le suggestioni che hanno plasmato la storia della maison. ica. “Questa mostra – ha detto la curatrice della mostra curatrice Alba Cappellieri, ordinario di Design del Gioiello al Politecnico di Milano- è una meravigliosa macchina del tempo che ci fa viaggiare dagli inizi del Novecento, quando Mario creava oggetti sublimi per Gabriele d’Annunzio e le sue muse, agli anni Settanta in cui Gianmaria modellava le tecniche orafe del Rinascimento con il colore dei suoi sontuosi gioielli cocktail”. “Fino al presente che Andrea interpreta con l’eleganza contemporanea dei suoi bracciali Cuff e delle sue parure morbide. I Buccellati ci dimostrano che senza passato non c’è futuro”.

La mostra celebra la storia di Buccellati, intrecciando le sue creazioni con i temi e i capolavori dell’arte classica italiana, vivificati attraverso video installazioni. L’esperienza espositiva si articola su quattro sale distintive, ognuna offrendo una prospettiva sul patrimonio creativo della Maison. Il file rouge dell’esposizione è una farfalla la “Buccellati Venezia Butterfly” creata per l’occasione, e che guida ogni sezione fin dalla prima sala: da sempre simbolo della Maison e delle generazioni della famiglia che ne hanno guidato la direzione creativa, la farfalla incarna l’evoluzione e l’anima di Buccellati, rappresentando in forme diverse le sue fasi. Per il progetto d’installazione, Balich Wonder Studio ha preso ispirazione dalla forma distintiva, lunga e stretta, di Oficine 800, dividendole in due sezioni parallele.

Un gioco di linee e geometrie traccia una linea prospettica ideale, che diventa il percorso per il visitatore: a volte è un percorso immaginario guidato dalle videoinstallazioni, altre volte la prospettiva è infinitamente moltiplicata, grazie ad un sapiente gioco di specchi. Il concept creativo di Balich Wonder Studio congiunge forme ispirate alla classicità, quali gli archi e le colonne, alla più avanzata tecnologia, ancora una volta celebrando i tanti spazi temporali che caratterizzano lo spirito della maison Buccellati.

Il percorso della mostra. La prima sala , “The Buccellati Generations”, accoglie i visitatori con il disegno delicato delle ali della “Buccellati Venezia Butterfly”, simbolo eterno di bellezza e rinascita e dove le generazioni di Buccellati si susseguono. Questa rappresentazione cristallizza le evoluzioni dello stile Buccellati lungo un secolo di storia, incarnando l’evoluzione creativa e l’eredità artistica della famiglia che, nel corso degli anni, ha guidato la maison.

La seconda sala, “Manmade Wonders”, rivela le creazioni in argento che incapsulano l’eleganza distintiva del Novecento, tra cui scatole, accessori da fumo e borsette, testimonianze dell’abilità artigianale della maison. Queste “galanterie” illuminavano le case i guardaroba di gentiluomini e gentildonne e che si diffusero, a partire dal XVIII secolo, dall’Italia verso tutte le corti europee. Ispirati dalle arti italiane, dagli elementi decorativi geometrici che adornavano le architetture rinascimentali e dalla preziosità dei tessuti broccati, Mario Buccellati prima e Gianmaria Buccellati poi si cimentarono nella creazione di piccoli capolavori, realizzati con cura minuziosa, abilità inimitabile, pazienza instancabile. Gabriele d’Annunzio fu uno dei grandi estimatori dell’arte di Buccellati, commissionando centinaia di gioielli e argenti che adornavano la sua dimora del Vittoriale ed erano dopo per gli amici più cari.

La terza sala, Natural Wonders, propone i capolavori in argento, caratteristici dello stile Buccellati che si distingue per quella che nel Rinascimento era indicata come l’Arte Sottile, ovvero l’arte di lavorare l’argento. Questo santuario di creazioni ispirate alla natura, esemplifica l’abilità artigianale dei maestri di Buccellati nelle antiche tecniche di lavorazione, come lo sbalzo e il cesello, e nel creare capolavori che celebrano la fauna e la flora in tutta la loro rigogliosa bellezza: foglie, boccioli, conchiglie e lussureggianti creature, tra cui crostacei, animali marini, piume e pellicce magistralmente ricreate con la tecnica Furry, prendono vita in argento. La versatilità e la ricerca della bellezza per la Maison sono prioritarie in ogni forma d’arte, sia che si tratti di gioielli che di oggetti per la casa. Pietre semipreziose si fondono con l’argento in creazioni raffinate, mentre materiali come il bambù, il corno, la porcellana e il vetro di Murano si uniscono per forgiare forme scultoree di straordinaria grazia.

Nell’ultima sala, “The Gallery of the Icons”, le icone della maison Buccellati prendono vita, trasformandosi in opere d’arte in una lunga, galleria completamente bianca, che presenta una serie di colonne dallo stile neoclassico, anch’esse bianche, disposte su due file parallele e opposte, creando un effetto visivo moltiplicatore.

In questo ambiente quasi surreale, le opere sono esposte in una sezione trasparente, praticata nelle colonne all’altezza degli occhi, quasi come fossero esseri fluttuanti, offrendo uno sguardo privilegiato sui prodotti iconici delle varie generazioni della famiglia Buccellati. Le quattro colonne centrali della sala esibiscono le quattro principali tecniche distintive della Maison – Tulle, Pizzo, Incisione e Incatenature – che trasformano l’oro in una superficie “animata”, evocando le trame dei tessuti più pregiati, come merletti, tulle e broccati, con un’originalità estetica e una maestria tecnica senza pari.

Nelle colonne laterali, si possono ammirare le iconiche creazioni come i sautoir Ombelicali, gli anelli Eternelle e la festosa alta gioielleria Cocktail. Mentre nelle colonne opposte, sono esposte le collezioni Macri, Hawaii, Étoilée e Opera, che celebrano la bellezza naturale e architettonica con dettagli raffinati e un’eleganza senza tempo.

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