Elegante da morire di Renata Molho

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Per gli amanti della moda e dei gialli ecco servito il libro giusto per i primi weekend di relax, “Elegante da morire”, edito da Baldini Castoldi, collana I Lemuri, 192 pagine, 18 euro.

Il racconto ruota attorno al mistero di un omicidio che avviene nel mondo delle passerelle. Una storia densa d’ironia nel tratteggiare personaggi ambigui e falsità che regnano nel paludato pianeta fashion, noti soltanto a chi lo conosce bene per averlo vissuto nella realtà. Infatti l’autrice, Renata Molho è una nota giornalista della moda che ha lavorato nei principali magazine di settore.

A fare da sfondo al misterioso omicidio, non poteva non essere la città di Milano, così distratta e modaiola, sempre rampante. Il giallo comincia dalla prima pagina. Il cadavere di una donna giace nella toilette di un noto ristorante. L’acqua del rubinetto corre, il rotolo di carta igienica pure, e lo stiletto di una décolleté griffata affonda nel corpo esanime dell’illustre defunta.

Lei, la vittima è Madame Jesais Tout, all’anagrafe Gaetana Pizzuto, onnipotente direttrice di una patinata rivista di moda, che decide ascese e cadute con un cenno del capo. Lei che “un tempo era buona, ma poi ha dimenticato tutto”, ora è avvolta in un tappeto afghano e chiusa nel freezer, per occultarne l’omicidio prima che la gente mormori.

E quando Ignazio Scognamiglio, ispettore sgualcito e incline alla disfatta, sarà assoldato sottotraccia alla ricerca di colpevoli e moventi, come in una passerella sfileranno rivalità antiche e figli rinnegati, portinaie chiromanti e parvenu dell’haute couture, fenomenologie del merletto e vendette servite gelide. Insomma un sacco di gente che poteva avercela con l’odiata elegantona fino al punto di…zac.

Intessendo un noir che è anche satira tagliente verso il fashion system, l’autrice realizza un affresco ironico e corale, quello della moda tutta brillio ma con i suoi chiaroscuri – lì dove “è tutto falso, la fantasia è altrove” – qui restituita con spensierata, ma a tratti tenera, efferatezza. Come si dice, “Adoro!”.

Renata Molho è giornalista e saggista. Critica del costume e della moda per il quotidiano “Il Sole 24 Ore”, dal 1991 al gennaio 2012. Ha tenuto diversi corsi di giornalismo di moda (IULM, IED, Università di Urbino). È stata caporedattore di “L’Uomo Vogue” e editor at large di “L’Uomo Vogue”, «Vogue Italia» e “Casa Vogue”.

È l’autrice della prima biografia dello stilista Giorgio Armani, Essere Armani, edita da Baldini+Castoldi nel 2015 e tradotta in dieci lingue, e delle monografie 21 Costume National.

(Riproduzione riservata)

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