Da Versace Donatella rilegge l’archivio

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Mentre ancora è incerto il destino del marchio Versace che ancora appartiene al Gruppo americano Michael Kors, Donatella Versace propone una collezione donna e uomo per l’Autunno/Inverno 2025/26, dove rilegge i codici della maison fondata da suo fratello Gianni, in maniera contemporanea e libera.

“Essere sé stessi, credere in sé stessi. Infrangere le regole”. In tre riflessioni una filosofia di vita. Da qui una collezione autentica e istintiva, come l’ethos senza tempo del brand, ripensato con una nuova mentalità. Guidata dalla sua etica ed estetica, Donatella Versace richiama il passato per creare un nuovo percorso verso il futuro, ripercorrendo i valori cardine di Versace: libertà, individualità e integrità.

Il design e i motivi di Versace Home, una delle prime linee lifestyle create da un marchio di moda, invadono la passerella e trovano una nuova dimensione nel ready-to-wear. Questa metamorfosi altro non è che un’allusione a una simbiosi propria di Versace e che sfuma il confine tra l’indossare e il diventare un’opera d’arte. Un suggestivo incontro tra neoclassico e contemporaneo caratterizza la collezione, rievocando gli interni delle residenze di Gianni Versace.

La collezione Donna prende vita attraverso silhouettes scultoree e teatrali, alternate a decostruzioni in stile punk. Ricordi che riaffiorano dall’archivio – silhouettes, stampe e materiali – vengono rielaborati in nuove forme dominate dallo stile irriverente del brand. L’inimitabile tensione tra rigore e sensualità si rappresenta attraverso la pelle e la seta.
Allo stesso tempo la collezione è un chiaro manifesto della filosofia Versace: “Fai ciò che sai fare meglio, rimani fedele a te stesso e lascia il segno”.
SILHOUETTES
Linee d’archivio vengono rielaborate in chiave contemporanea. Silhouettes da ballerina sono l’omaggio ai costumi che Gianni Versace ha creato per il balletto; definiscono abiti bustier Atelier Versace le cui gonne iper-strutturate e foderate con stampe sfidano la forza di gravità. Questa sensibilità permea le gonne pouf pensate per il giorno, indossate con giacche Spencer o in maglia dal taglio voluminoso, i cappotti sartoriali e le gonne sbarazzine degli abiti da sera imbottiti. Ispirate ai piumini e alle tappezzerie di Versace Home, le trapuntature stampate si trasformano in bustier, piumini, giacche a scialle per culminare in abiti da sera scenici. Ai volumi importanti si contrappongono la leggerezza del pizzo della lingerie – sottovesti, body, intimo – e la morbidezza della seta di bluse e abiti chemisier. Blazer e abiti sartoriali presentano una spalla decentrata, proposta per la prima volta nella collezione Atelier Versace Autunno-Inverno 1997. Nella collezione Uomo, i capi sartoriali statuari hanno ispirazione nella tradizione neoclassica, generando un gioco di contrasti con la fluidità delle camicie in seta, mentre i volumi diventano scultorei e vigorosi nelle linee dei trench e dei pantaloni in denim.

Oro, rosso scarlatto, blu oltremare e giallo narciso a contrasto con il nero: sono i colori protagonisti di una tavolozza rock ‘n’ royalty. Le stampe, prerogativa di Versace, infondono nuova energia ai motivi d’archivio, inclusi quelli di Versace Home. Nella collezione Donna, le trapuntature e le fodere delle gonne da ballerina sono ornate da cinque stampe generate da elementi animalier, volute Barocco e colori sgargianti come pietre preziose rock ‘n’ royalty. Si aggiungono poi quattro versioni della stampa duvet stripes, tipica degli arredi, su cui si staglia la grafica Medusa medallion. Nella collezione Uomo, quattro stampe si ripropongono in diverse declinazioni: Wild Cats, modellata su elementi del Barocco, su pattern animalier e immagini di ghepardi; Hall of Statues ispirata da immagini neoclassiche; Versace Safari che unisce illustrazioni di animali selvatici e geometrie opulenti; e infine una stampa leopardata.
Nell’intenzione di generare un clash visivo, le stampe decorano le fodere e gli inserti posteriori dei cappotti e delle blasonate camicie in seta Versace, abbinate a cravatte stampate provenienti dall’archivio. Abiti e capispalla in tinta unita dialogano a loro volta con le nuances delle stampe.

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