Con Armani Prive’ haute couture FW 2024/25 sfila a Parigi l’eleganza delle perle

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Sfila a Parigi l‘eleganza raffinata e sussurrata della nuova collezione haute couture Autunno/Inverno 2024-25 di Giorgio Armani Prive’, ispirata alle perle, ai colori di questi gioielli del mare e alla loro capacità di trasformarsi in decori preziosi.

Nel rispetto dei suoi codici stilistici, a cui resta sempre coerente, Giorgio Armani propone una collezione dallo charme sottile e luccicante, eppure assolutamente glamour, declinata nei suoi colori prediletti, che poi sono i toni neutri, i bianchi, i beige, i grigi e i greige, i neri e i blu, con qualche intervento di viola, glicine e lillà.

Re Giorgio si allontana dalle sfilate del lusso gridato e importabile, rifugiandosi nella sua eleganza sobria, riconoscibile tra mille, proponendo ancora una volta la sua idea di una femminilità che accarezza il corpo e non lo esibisce, ma lo sfiora e lo lasca intravedere in un raffinato sex appeal.

Le linee sono essenziali morbide e la preziosità del tulle ricamato con le perle apre ad una nuova seduzione fatta di trasparenze e nude look, una novità per Armani. “Per il prossimo inverno – ha spiegato Re Giorgio – ho voluto creare abiti che evocassero un’idea di eleganza pacata, discreta e lussuosa allo stesso tempo. Le perle, con la loro lucentezza che incanta e mai abbaglia, mi hanno ispirato nell’immaginare una donna intensa, seducente, dal fascino lunare e appena malinconico”.

La collezione si snoda tra sete jacquard e traslucide, velluti corposi e tulle diafani, per pantaloni liquidi e giacche scolpite sulle spalle. Nel finale chiude il nude look griffato Armani, con l’abito costruito con una fitta rete di perle e cristalli che rivelare e coprono il corpo, in una elegante sinfonia di vedo-non vedo.

Tra le star della prima fila, ruba la scena una sexy Cate Blanchett, che indossa un completo total black di Armani, con il top-bustier dalla profonda scollatura a V. Con lei c’è anche il figlio Ignatius Martin Upton, nato dal matrimonio con lo sceneggiatore Andrew Uptown.

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