A Parigi la nuova femminilità di Miu Miu secondo Miuccia Prada

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La collezione Miu Miu Autunno/Inverno 2025/26 disegnata da Miuccia Prada, intitolata “Femininities”, è andata in scena al Palais d’Iéna di Parigi, ammantato per l’evento di moiré giallo. La collezione è stata per Miuccia Prada un’occasione per valutare il senso della femminilità contemporanea. Una riflessione sul significato delle donne, espressa attraverso gli abiti, che vuole provocare dibattito e pensiero. E per fare questo manda in passerella Gigi Hadid, Sarah Paulson, Lou Doillon, Laura Harrier e Amelia Gray. Mentre nel parterre si nota la presenza del rapper A$AP Rocky.

La collezione. La costruzione dei capi crea una forma che si distacca dalla figura di chi li indossa, una forma che si adagia attorno e accanto al corpo, indipendentemente dalla sua figura. L’identificazione del femminile è sinonimo di curva, che qui viene integrata nei capi o
progettata sotto di essi. Manipolati, piegati, spostati e modellati per ottenere forme. Il potere della femminilità può trasformare ciò che è essenzialmente maschile, liberando gli abiti da ogni limite.
I reggiseni contornano il corpo, rimodellando visioni verso l’esterno, la lingerie è evocata
nella maglieria pointelle, nei vestiti di satin e nelle gonne taglio sbieco. C’è delicatezza.
L’attenzione si concentra sul décolleté, sulla sartoria e su abiti che si sfilano, rivelando il
corpo sottostante. C’è una preoccupazione verso gli emblemi del femminile: spille, bracciali, collane, mantelle e stole di pelliccia, reggiseni a cono che spuntano sotto al topwear. Anche i décolleté degli abiti sono molto scollati, a rivelare parte del corpo. Poi spille e deliziosi cappelli a cloche. Ripetuti frequentemente, questi emblemi diventano audaci e potenti, contribuendo ad amplificare e a conferire valore ai capi ispirati al quotidiano, qui elevati.
C’è un’idea d’invenzione nell’essenziale, una sensibilità per il semplice: lana infeltrita, satin
di cotone, maglia di seta. Metodi di attrazione, nozioni di tattilità e sensualità, uno studio
della forma. In tutto questo, emerge un rispetto e una consapevolezza del corpo.
Dopo una serie di trasformazioni, questa stagione è esaltata dalla struttura dell’ipostilo del
Palais d’Iéna. Viene attribuito valore allo spazio stesso, alla sua architettura, alla sua essenza come spazio industriale. Avvolto in moiré giallo, rappresenta così un ulteriore statement, audace e inequivocabile nella sua diretta semplicità.
C’è un’atmosfera retrò eppure contemporanea in questo nuovo concetto di femminile, qui, trova espressione attraverso le forme dei capi, lavorati in modo da ottenere delle curve che si adagiano attorno al corpo, come nel caso delle sottovesti di satin, dall’aria un po’ sfacciata e un po’ onirica, un po’ ribelle e un po’ romantica, o accanto al corpo, come per le stole di pelliccia, che ne confermano un ritorno nei dettagli.

(Riproduzione riservata)

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